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Adulto di Xylotrechus chinensis (Foto di: Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia)

Cerambicide tigre (Xylotrechus chinensis)

Xylotrechus chinensis (Chevrolat) (anche noto come cerambicide tigre; in inglese Tiger longicorn beetle) è un coleottero cerambicide che è in grado di compiere il proprio ciclo vitale sulle piante di gelso. È stato rinvenuto per la prima volta in Lombardia nel 2023 e si tratta della prima segnalazione in Italia di questa specie.

Xylotrechus chinensis è una specie originaria dell’Asia orientale. In Europa è stata segnalata ufficialmente per la prima volta nel 2013 in Catalogna (Spagna); successivamente è stata rinvenuta a Creta (Grecia) ed in Francia. In Italia e in Lombardia è stata osservata per la prima volta nel 2023, in provincia di Brescia.

Per maggiori informazioni sulla diffusione di X. chinensis visualizza la mappa dell’EPPO.

Gli adulti di X. chinensis misurano dai 15 ai 25 mm circa di lunghezza, sono caratterizzati dalla presenza di strie gialle, rossastre e nere, da cui deriva il nome comune di cerambicide tigre, e possiedono antenne più corte della maggior parte delle specie di coleotteri cerambicidi.

Gli adulti, grazie alla loro colorazione tipica, si possono distinguere agevolmente da quelli di Xylotrechus stebbingi (Gahan) (altra specie alloctona e ormai insediata in Lombardia) nonché da quelli di tutte le specie autoctone afferenti al medesimo genere. Tuttavia, gli adulti possono essere confusi con quelli di Neoclytus acuminatus (Fabricius), di origine nord-americana e diffuso in Lombardia, per via della colorazione simile. Quest’ultima specie, infatti, pur presentando le strie simili a quelle descritte per X. chinensis, ha una colorazione prevalentemente rosso-brunastra.

Le larve di X. chinensis sono di colore bianco-crema e possiedono caratteristiche morfologiche comuni a molti cerambicidi; vivono all’interno delle piante ospiti, dapprima nutrendosi dei tessuti sottocorticali e in seguito del legno più in profondità.

Dalle osservazioni effettuate nei paesi con infestazioni conclamate, X. chinensis passa l’inverno allo stadio di larva, mentre gli adulti si possono essere osservati a partire dalla tarda primavera ed in estate.

Le piante colpite da questa specie presentano rosura che fuoriesce dalle gallerie di sviluppo larvale e fori di sfarfallamento degli adulti di forma tipicamente circolare.

Sebbene in letteratura siano riportate diverse specie ospiti, in Lombardia X. chinensis è stato osservato esclusivamente in associazione alle piante di gelso. Ad oggi sul territorio lombardo, tutte le piante di melo, pero e vite monitorate nell’area infestata sono tutte risultate prive di segni riconducibili alla presenza dell’insetto.

I danni associati alle infestazioni da X. chinensis sono dovuti all’attività trofica delle larve che scavano le gallerie per nutrirsi del legno e si sommano a quelli provocati dagli adulti quando producono i fori di sfarfallamento. Entrambe le tipologie di danno possono costituire un fattore predisponente per eventuali alterazioni secondarie causate da patogeni fungini con un conseguente ulteriore deperimento delle piante.

La movimentazione di legno grezzo utilizzato per imballaggi, casse e pallets proveniente dalle aree in cui la presenza di X. chinensis è conclamata potrebbe rappresentare la via preferenziale di introduzione.

Ulteriori vie di diffusione sulle lunghe distanze potrebbero essere legate al trasporto di legname e di piante infestati da uova, larve e adulti.

Al momento, il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia svolge un’attività di sorveglianza sul territorio, mediante l’analisi visiva delle piante ospiti alla ricerca sia dei segni di eventuali infestazioni quali rosura e fori di sfarfallamento che degli insetti adulti. Inoltre, sono state posizionate delle trappole al fine di valutare l’efficacia di un attrattivo generico per Xylotrechus spp.

Non esiste attualmente una normativa specifica riguardante X. chinensis.